Il Caproncino
Fino a non molto tempo fa, era
uno spettacolo non infrequente vedere il Caproni Ca 100 (Caproncino)
in versione idro volare sul lago: si trattava di un esemplare
d'epoca ristrutturato e reso nuovamente in grado di volare. Era
senza dubbio l'aereo più rappresentativo dell'aeroclub comasco.
Ai suoi tempi era usato effettivamente dal famoso pilota lariano
Nello Valzania, ricordato
nel romanzo: Il pilota però era bravo, un certo Nello
Valzania, uno che non si lasciava sfuggire nessuna occasione per
volare sul lago col catorcio dell’aeroclub di Como. Specialmente
se un americano generoso si offriva di pagare il carburante. Il
frastuono del motore diminuì, l’aria fischiò un po’ meno tra i
tiranti e l’ombra dell’aereo sull’acqua si avvicinò agli
scarponi del piccolo idro. Valzania richiamò per smaltire la
velocità residua e il Caproncino spanciò sulla superficie del
lago, strappando una smorfia al passeggero. Il pilota accelerò e
tirò la barra per sollevare il muso, in modo da evitare che i
galleggianti si infilassero nell’onda lunga che increspava il
Lario. Ridotto a uno sgraziato motoscafo, l’idro si avvicinò
alla spiaggia, gremita di curiosi. Non che il Caproncino fosse
uno spettacolo raro, dalle parti di Cadenabbia, ma finora non
era mai successo che il biplano arrivasse così Ora il Caproncino ha esaurito le
ore di volo ed è ritirato
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vicino da poter essere quasi toccato. 
